Il Consiglio comunale il 27 agosto ha
varato la delibera di approvazione dei criteri generali per lo svolgimento
della gara che verrà espletata entro la fine dell’anno, per individuare il
nuovo socio della TE.AM. e stabilire le modalità di gestione del servizio di
igiene ambientale.
Tale delibera è priva degli elementi indispensabili a
garantire l’economicità, il rispetto per l’ambiente e la trasparenza della gestione,
consentendo un cambiamento di direzione non più rinviabile in un settore così
cruciale per la Città e per chi in essa vive e lavora.
LA SITUAZIONE
Siamo tutti
consapevoli che la raccolta differenziata, soprattutto con il sistema del
“porta a porta” dovrebbe favorire la riduzione dei rifiuti da conferire in
discarica e/o nell’inceneritore attraverso il riciclo dei materiali
differenziati perseguendo una netta
diminuzione dei costi ed una maggiore
tutela ambientale. A Teramo, con un andamento opposto al trend regionale e
nazionale, la R.D. è in costante calo, a fronte di bollette sempre più
cospicue. Non sono mai stati raggiunti
gli obiettivi minimi di raccolta differenziata imposti dalla legge e dalle
direttive europee per cui, sui rifiuti conferiti in discarica, oltre al tributo
regionale abbiamo pagato e continueremo a pagare una penale.
Addirittura
nel Piano economico finanziario del 2015 (guarda caso l’ultimo prima di andare
a gara) la TE.AM. vanta un credito di circa 2.300.000, per conguagli risalenti
al 2010, mai richiesti prima né giustificati come la legge prevede. Conguagli
che ritroveremo nelle bollette del 2016.
Ciò avviene
non solo a causa della manifesta inefficienza organizzativa e gestionale
dell’azienda TE.AM., ma anche perché non è mai stato introdotto alcun tipo di
incentivo che induca a comportamenti più
virtuosi: primo tra tutti la TARIFFA
PUNTUALE.
La tariffa puntuale è la modalità più equa di far pagare ai
cittadini il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti: oltre ad una parte
fissa, ogni utenza paga in base alla quantità di rifiuti indifferenziati realmente prodotti e conferiti. A livello mondiale
è ormai assodato che la tariffazione puntuale è la strategia più efficace per
ottenere i migliori risultati e creare le migliori sinergie positive tra
prevenzione e riciclaggio. Ovunque sia stata adottata la Tariffa Puntuale si è
avuto un incremento esponenziale della R.D.. Un esempio per tutti: a Trento è stata introdotta dal 1° gennaio
2013, nel 2015 si è assestata già all’80% partendo da un 66,21% del 2012 1 (I vantaggi della Tariffa puntuale)
Un’assennata gestione del ciclo dei rifiuti ha come priorità
il raggiungimento di obiettivi di
raccolta differenziata che siano significativi (in termini sia qualitativi
che quantitativi) oltre che conformi alle disposizioni di legge per non
incorrere nelle penali previste. Ma è anche essenziale far sì che per il
gestore sia più conveniente economicamente perseguire con diligenza gli
obiettivi prefissati che non mancarli. Diventa quindi doveroso, non solo prevedere sanzioni, nei confronti del
gestore, per il mancato raggiungimento di questi obiettivi (il cui importo
naturalmente va decurtato dalla bolletta), ma anche impedire che il socio
privato possa avere interessi divergenti, come nel caso di gestori regionali di discariche ed affini che traggono vantaggio da
una elevato quantitativo di indifferenziato da trattare essendo il profitto
loro garantito solo dal funzionamento a pieno regime degli impianti. 2 (Obiettivi della raccolta
differenziata)
A monte di
quanto sinora esposto va rimarcato che la principale garanzia di una gestione corretta e funzionale si
ottenga solo tramite il controllo sulla conduzione del servizio, diritto, sancito dalla legge, da poter esercitare sia da parte dei cittadini che dei consiglieri comunali.
Diritto ad oggi negato, poiché ai consiglieri comunali è sempre stato rifiutato
l’accesso agli atti della TE.AM., sia da parte del gestore che
dall’Amministrazione comunale 3 (Diritto di accesso di consiglieri comunali) e poiché il sito web della TE.AM , da cui i cittadini potrebbero trarre le
necessarie informazioni, non è mai stato conforme ai dettami di legge.
L’applicazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza per le pubbliche amministrazioni,
è estesa integralmente alle società partecipate con capitale a maggioranza
pubblico (nella fattispecie la TE.AM.) 4(Sito web comunale)
LA DELIBERA
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La sola
presa in considerazione di un eventuale avvio della
sperimentazione della Tariffa puntuale
è stata rimandata, senza alcuna motivazione plausibile, di almeno 2 anni
nonostante gli impegni già assunti più volte in Consiglio comunale di
intraprenderla dal 1° gennaio 2015.
5(Impegni assunti dall’Amministrazione), 6(Delibera tariffa puntuale)
5(Impegni assunti dall’Amministrazione), 6(Delibera tariffa puntuale)
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Per gli obiettivi di raccolta
differenziata è consentito, per i primi tre anni, violare i limiti di
legge (sotto il 65%) ed è fissato come obiettivo finale e dunque senza alcuna
tappa intermedia, il raggiungimento del 70%. Nessuna sanzione è prevista
a carico del gestore per il mancato conseguimento di questi risultati già di
per sé tarati al ribasso 7 (Delibera
obiettivi)
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Nessuna preclusione dalla gara ai gestori
regionali di discariche ed affini 8 (Codice
Appalti)
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Nessuna espressa dichiarazione del diritto
di accesso dei Consiglieri agli atti ed ai documenti della Società e
dunque nessuna sanzione per le eventuali violazioni 9 (Delibera accesso agli atti)
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Nessuna sanzione per la inadeguata
corrispondenza del Sito web del gestore alle prescrizioni di legge.
NOTE: